TARANTA PELIGNA

grotte del Cavallone

Taranta Peligna

66018 Taranta Peligna CH, Italia

COSA VEDERE E FARE A TARANTA PELIGNA

Taranta Peligna è un grazioso comune in provincia di Chieti. Un piccolo borgo che sorge nella valle dell’alto corso del fiume Aventino, alle pendici della Majella orientale.  La località ha origini antichissime come dimostra il ritrovamento di un’ascia di bronzo deal del II millennio a.C. Inoltre, è nota per aver ispirato nel 1903 il poeta Gabriele d’Annunzio, nella composizione della tragedia La figlia di Iorio. L’area è ricca di grotte tra le quali spicca quella del Bue, dell’Asino e del Cavallone o della Figlia di Jorio. La sua economia è basata essenzialmente sulla presenza di lanifici. Il paese infatti è ricordato soprattutto per la caratteristica lavorazione dei tessuti (tarante o tarantole), per le coperte di lana molto colorate, che diede alla popolazione una notevole agiatezza.

Taranta Peligna  è davvero ricca di attrazioni che vanno da quelle storico-culturali a quelle naturali. Il centro storico del paese si presenta agli occhi del visitatore pittoresco e caratteristico, con diverse chiese ed edifici. Per quanto concerne la parte naturalistica, assolutamente da vedere sono le grotte, in particolare quella del Cavallone, la più alta d‘Europa. Al suo interno ci sono foreste incantate ed un paradiso geologico inestimabile e di grande suggestione. Inserita nel Parco Nazionale della Majella, dalla città è possibile anche seguire diversi sentieri per accedervi.

Borgo di tradizioni e antiche credenze, Taranta Peligna introduce il calendario annuale degli eventi con una ricorrenza molto particolare:  il 1º febbraio si rinnova il secolare, antico rito delle “panicelle“, un rito che risale al XVI secolo, legato alla secolare tradizione della lavorazione della lana. A fine aprile, la popolazione si riunisce per rievocare il Sentiero della Libertà, in onore dei partigiani, che va da Sulmona a Casoli e passa anche per Taranta Peligna. Pochi giorni dopo, il 16 maggio, si festeggia il Patrono Sant’Ubaldo. Per concludere la stagione estiva, ad agosto si può assistere o partecipare al Taranteno, concorso tra specialisti internazionali di vino e i meno esperti, nel giudicare le piccole produzioni e quelle di nicchia.