10 COSE DA VEDERE IN ABRUZZO
Eccoci qui, hai finalmente deciso di venire a visitare l’Abruzzo, magari prenotando qualche giorno in uno o più degli alberghi che abbiamo nel nostro sito, oppure sei partito all’avventura in automobile: non sai dove andrai né quanto ti fermerai, hai solo voglia di goderti l’aria frizzante del mare, fare una passeggiata in montagna oppure vagare in uno dei tanti parchi naturali della regione.
Se non hai ancora un’idea precisa della tua meta siamo qui per darti una mano! Ci sono infatti tantissime cose da vedere e fare nell’Abruzzo, e può essere difficile sceglierle, non sapendo bene cosa fare e quanto tempo impiegare effettivamente per la tua vacanza.
Abbiamo stilato per te una lista dei luoghi fondamentali che chiunque, turista o meno, dovrebbe vedere una volta deciso di venire in Abruzzo.
Troverete luoghi dall’elevato valore naturale e paesaggistico, oppure dalla profonda importanza storica per il territorio. Di certo ogni luogo che vi porteremo a conoscere vi lascerà a bocca a aperta!
1.
Il Castello di Celano
Il Castello Piccolomini di Celano si trova in provincia dell’Aquila ed è situato a ridosso della Piana del Fucino. rappresenta uno dei più fulgidi esempi di fortificazione medievale della zona.
La costruzione del Castello è iniziata per mano del Conte di Celano Pietro Berardi, passato di mano in mano nel corso degli anni, diventando da avamposto militare a palazzo signorile, dimora di Antonio Todeschini Piccolomini. Dopo il terremoto del 1915 è stato completamente restaurato.
Non potete perdere l’occasione di entrare in uno dei pezzi più importanti della storia medievale del territorio abruzzese.
2.
Le Grotte di Stiffe
Le Grotte di Stiffe sono delle grotte carsiche situate nel Parco naturale Sirente Velino nel comune di San Demetrio ne’ Vestini, nell’omonimo borgo di Stiffe. Sono considerate le più spettacolari Grotte del centro Italia, e sono definite vive perché ancora in formazione.
La crescita continua delle formazioni carsiche è dovuta al fiume sotterraneo che scorre internamente per oltre 5 chilometri. Le forme carsiche, la cui formazione risale a 600.000 anni fa, incantano turisti e speleologi che arrivano da ogni parte del mondo.
Mille metri da esplorare, tra rapide, cascate, laghi e inghiottitoi. Le imponenti concrezioni di stalattiti e stalagmiti adornano il tragitto per arrivare alla Sala della Cascata, la Sala delle Concrezioni e quella del Lago Nero.
3.
La Costa dei Trabocchi
Il trabocco (o trabucco) è una macchina da pesca tipica delle coste abruzzesi, molisane e garganiche, originariamente usata per la pesca a vista, consentendo ai pescatori di svolgere il proprio lavoro senza preoccuparsi di andare a largo o delle condizioni meteorologiche (soprattutto il forte Maestrale dell’Adriatico). Tantissimi trabocchi abruzzesi sono visitabili o sono stati convertiti in ristoranti, in quella che è conosciuta come la Costa dei Trabocchi, nelle spiagge tra Ortona e Vasto. La sensazione di mangiare sospesi su un trabocco è paragonabile a quella di mangiare in mare aperto: pesce a volontà e cortesia vi aspettano per un’esperienza difficilmente replicabile.
4.
L’antica città di Amiternum
L’antica città di Amiternum, fondata dai Sabini, sorge a pochi chilometri a nord dell’odierna L’Aquila. Il centro si sviluppava sui lati del colle oggi chiamato San Vittorino ed era un importante centro di scambi tra il Tirreno e l’Adriatico. Gli amiternini furono la popolazione che dominò l’alta valle dell’Aterno fino al VI secolo a.C.
Secondo le ricostruzioni storiche di affermati ricercatori, il storico, politico e senatore romano Sallustio nacque proprio ad Amiternum.
Sulla Via Amiternina si possono ammirare i resti dell’imponente anfiteatro di Amiternum, risalente al I secolo d.C. in grado di contenere fino a 6000 persone.
5.
Rocca Calascio
La prima cosa da sapere del Castello di Rocca Calascio è che la prestigiosa rivista National Geographic l’ha inserito tra i 15 castelli più belli del mondo.
La Rocca è una delle più alte d’Italia, situata a un’altitudine di 1.460 metri che permette una spettacolare veduta su tutti i massicci montuosi del Gran Sasso.
La struttura è costruita in pietra bianca e si compone di un maschio centrale e di una cerchia muraria in pietra, con quattro torri agli angoli.
Sul sentiero che porta a Santo Stefano di Sessanio, nelle vicinanze di Rocca Calascio si trova la chiesa di Santa Maria della Pietà, un altro degli elementi più belli del territorio.
6.
L’Eremo di San Bartolomeo in Legio
L’eremo di San Bartolomeo in Legio si trova su di uno sperone roccioso nel massiccio montuoso della Majella, nel comune di Roccamorice.
Ubicato a mezzacosta, la sua particolarità principale (e che il peculiare aspetto) è essere costruito sotto un ampio tetto di roccia.
Nell’eremo potete respirare la profonda aria sacra che gli eremiti, in rigorosa solitudine religiosa, hanno respirato da moltissimi anni.
7.
La Festa dei Serpari di Cocullo
La più famosa e misteriosa celebrazione folcloristica abruzzese è un evento in cui si fondono le usanze pagane e la tradizione cristiana: la devozione per San Domenico, protettore dal morso dei rettili, si intreccia con il rito arcaico dei “serpari”.
Prima dell’inizio della processione i serpari mostrano ai pellegrini tutti i serpenti catturati durante il mese precedente, facendoli toccare alla folla in modo da contrastare le paure per la natura e il soprannaturale.
8.
La Fortezza Museo delle Armi di Civitella del Tronto
La Fortezza di Civitella del Tronto, l’ultimo baluardo del Regno delle due Sicilie, prima della resa firmara con i Piemontesi il 20 marzo 1861.
È una fortezza eretta su una cresta di roccia come punto di controllo principale del territorio di Civitella del Tronto, nella provincia di Teramo.
Il complesso dell’insediamento difensivo rappresenta una delle più importanti piazzeforti del Viceregno di Napoli e ricopre una superficie di 25.000 metri quadrati. All’interno della della fortezza civitellese trova spazio il Museo delle Armi e delle Mappe Antiche, che raccoglie mappe e armi legate al territorio teramano.
9.
La Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio
Situata nei pressi di Raiano, la Riserva Naturale è solcata dal fiume Aterno. L’uscita del fiume dalle gole è contraddistinta dal suggestivo eremo di San Venanzio. Il passaggio alla pianura alluvionale, lascia spazio al rigoglioso bosco fluviale, uno dei pochi ancora presenti nell’Italia centrale.
Adatto anche ai più piccoli; diversi sentieri ed itinerari anche a cavallo e in mountain bike renderanno la visita indimenticabile.
10.
La Grotta delle Fate e il Passaggio dell’Orso sulla Val Fondillo
Una delle perle del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; il sentiero che percorre la valle, risale il cristallino torrente Fondillo.
A metà strada per il Valico Passo dell’Orso si incontra la Grotta delle Fate: una cavità bassa e lunga dalla quale sgorga un’acqua pura e trasparente.
Il Valico Passo dell’Orso è stato utilizzato per secoli dai pellegrini che da Pescasseroli e da Opi si recavano al famoso Santuario della Madonna di Canneto. È possibile avvistare l’Orso Bruno Marsicano che nella valle trova il suo habitat naturale.