SANT’EUFEMIO A MAIELLA

Sant'Eufemia a Maiella

Sant’Eufemia a Maiella

65020 Sant'Eufemia A Maiella PE, Italia

COSA VEDERE E FARE A SANT’EUFEMIO A MAIELLA

Sant’Eufemia a Maiella è un piccolo comune abruzzese nella provincia di Pescara. Uno splendido borgo che appartiene alla Comunità montana della Maiella e del Morrone. Posto sul versante occidentale del massiccio della Majella, all’interno dell’alta valle dell‘Orta, è una località di notevole interesse naturalistico. Completamente inserito nel Parco Nazionale della Majella; il suo territorio inoltre si estende nella riserva naturale di Lama Bianca, di esistenza precedente alla creazione del Parco.

Visitare Sant’Eufemia a Maiella è come ripercorrere un viaggio nel passato. Le sue origini risalgono al XIV secolo circa come agglomerato di case pastorali. Il lieve spopolamento del borgo di Rocca verso un luogo più pianeggiante, permise la costruzione del centro vero e proprio di Santa Eufemia, nonché della chiesa principale dedicata a San Bartolomeo Apostolo. Il borgo fu feudo della famiglia Colonna, e mantenne fino al ‘900 uno stile di vita pastorale, lungo il tratturo. Successivamente si è sviluppato come centro turistico per lo sci e per la valorizzazione del borgo di Roccacaramanico.

Roccacaramanico è una frazione del comune di Sant’Eufemia a Maiella. Secondo alcuni studi, sembrerebbe essere sorta come punto strategico, di osservazione e di difesa dell’accesso alla valle. La sua storia si intreccia con quella di Caramanico: risultano infatti entrambi nell’anno 875, data di fondazione del Monastero di Casauria, tra i possedimenti della badia. Tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo si hanno alcune notizie riguardanti interessi, dei signori Cantelmo di Pacentro, in Roccacaramanico. Attualmente è meta di turismo per la sua vicenda di spopolamento intorno agli anni ottanta del Novecento. Infatti il paese risulta inaccessibile nel periodo invernale per via delle abbondanti nevicate, e così rimase in borgo fantasma fimo ai primi anni Duemila quando venne recuperato.I turisti acquistarono case abbandonate per riportarle allo splendore originario è venne restaurata la chiesa madre per allestire in museo dedicato alla vita contadina abruzzese.