PICCIANO

picciano

Picciano

65010 Picciano PE, Italia

COSA VEDERE E FARE A PICCIANO

Picciano è un piccolo comune nella provincia di Pescara. Uno splendido borgo posto in una zona collinare nel cuore dell’entroterra pescarese. Le origini del luogo sono molto antiche, alcuni reperti risalgono al 1049 quando Bernardo, Conte di Penne, donava terreni ed edifici per la costituzione di una abbazia benedettina sul suo territorio. Questa del 1049 è, in assoluto, la prima attestazione dell’esistenza di un centro abitato chiamato Piccianoterminus ante quem rispetto al quale si può ritenere dunque fondato il paese. Sull’etimologia del suo nome esistono diverse leggende, la più credibile farebbe risalire il nome alla presenza di un gruppo di pastori dediti al culto della Dea Pithia, il nome dunque risalirebbe, se non all’epoca romana, al primo periodo del medioevo, con una variante passante per Piczano come attesta la charta convenientiae che sarà citata più avanti.

Visitare Picciano è come ripercorrere un viaggio nel passato: il luogo che ora appare silenzioso e fermo è la testimonianza più autentica di un tempo passato ricco e popoloso che con i ricavi del commercio della lana costruì e abbellì i palazzi di una città autorevole e indipendente. La località presenta una molteplicità di attrazioni, sia dal punto di vista culturale e storico, sia dal punto di vista paesaggistico. Nel nucleo centrale del borgo vi è la Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Soccorso, edificata ad inizio Ottocento, costruita in mattoni presenta un campanile lasciato a metà del suo sviluppo, che si richiama a tutta la tradizione di ascendenza romanico-normanna che ha i suoi più grandi esempi nelle torri campanarie della Cattedrale di San Giustino a Chieti e della Basilica dell’Assunta ad Atri, e che hanno avuto ampia eco nell’area vestina. Interessanti sia da vedere che da scoprire sono la  facciata della Chiesa di San Rocco e i Resti dell’Abbazia di Santa Maria Assunta in Picciano. Il mattone, oltre che delle chiese, è elemento caratterizzante di tutto il centro di Picciano e della vicina Frazione di Piccianello, segno evidente di una forte marca culturale votata alla praticità ma anche alla modularità a al gusto del bello.

La località è stata una fucina di artisti legati al campo della musica da bande. La banda di Picciano e, per un periodo piuttosto lungo a metà del Novecento, la banda di Piccianello, rappresentavano un punto di riferimento artistico di notevole interesse. Da ricordare al riguardo il maestro Vermondo Carusi che di questa fioritura musicale e non solo, è stato uno dei maggiori artefici. Tale tradizione musicale prosegue oggi attraverso l’Associazione Bandistica Amatoriale “Città di Picciano”, composta sia da veterani della musica bandistica abruzzese sia da giovani elementi e insignita nel 2011 del titolo di “Gruppo di interesse nazionale” dal Tavolo Nazionale per la Musica Popolare (iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana in onore del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia) insieme al coro folkloristico della cittadina. Il Museo delle tradizioni e arti contadine, MUTAC, museo etnografico, invece, si accolla il compito di mostrare e ricordare la vita delle comunità piccianesi dei secoli scorsi.