I Parchi dell’Abruzzo
L’Abruzzo è una terra tutta da scoprire, con caratteristiche uniche nel panorama italiano. Il suo territorio è composto quasi interamente da montagne e colline ricoperte di vegetazione, un territorio che a prima vista può apparire selvaggio e inospitale, ma che nasconde agli occhi della sua popolazione un’enorme varietà di flora e fauna.
A questa varietà contribuiscono tutti i parchi naturali presenti in Abruzzo, di cui ben tre a portata nazionale, un parco regionale e quasi quaranta aree protette dove vengono ospitate e tutelate moltissime specie animali protette.
Grazie a questa ricchezza distribuita lungo tutto il territorio, l’Abruzzo si è guadagnato il titolo di Regione più Verde d’Europa, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono passare una settimana, o anche solo un pomeriggio, a passeggiare lungo i sentieri dei suoi parchi naturali, vagando nei boschi o per gli appositi percorsi segnalati. Gli escursionisti e i patiti di trekking non avranno problemi a trovare la via a loro più adatta, per una giornata di esplorazione, sia in estate che in inverno, indimenticabile.
Il Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è la terza riserva naturale d’Italia per estensione territoriale: la sua superficie è tale da estendersi per oltre 150.000 ettari, attraversando ben tre regioni (Abruzzo, Lazio e Marche) e ben cinque provincie (l’Aquila, Teramo, Pescara, Rieti e Ascoli Piceno).
La sua importanza non è legata solo alla grandissima estensione, il parco racchiude al suo interno una grandissima varietà di specie vegetali e animali, oltre a una preziosa selezione di ambienti naturali. Tantissimi animali trovano rifugio nella tranquillità del parco: erbivori come il camoscio e predatori come l’aquila reale, l’orso e il lupo Grigio.
Il nome del parco deriva appunta da i due massicci montuosi che lo compongono. La prima è la catena montuosa del Gran Sasso d’Italia, formata da grandi pareti verticali di calcari e rocce dolomitiche, che le donano il suo peculiare aspetto brullo ma maestoso. La catena del Gran Sasso è famosa per ospitare alcune delle cime più alte dell’Appennino, come il Corno Grande, il Monte Camicia, Prena e Brancastello, che arrivano quasi ai 3000 metri di altezza. Non sono cime sassoso, il Gran Sasso è sede anche di paesaggi magnifici come l’Altipiano di Campo Imperatore (conosciuto anche come “Piccolo Tibet“), la Cascata della Morricana o il Ghiacciaio del Calderone.
I Monti della Laga al contrario presentano un aspetto diverso, le brulle distese di sassi lasciano il posto a vallate profonde e scavate da fiumi e torrenti dall’acqua cristallina, i quali discendono verso la pianura nutrendo la vegetazione e formando cascata ed altre valli. Le cime arrotondate del Monte Gorzano e della Cima Lepri dominano il territorio
Il Parco del Sirente – Velino
Il Parco Regionale del Sirente-Velino è un’area naturale protetta che si estende per più di 60.000 ettari in un territorio sparso lungo tutta la provincia dell’Aquila.
Il nome del parco anche qui deriva dai massicci montuosi principali che popolano il territorio, il Monte Velino e il Massiccio del Sirente, che toccano quasi i 2500 metri. Tutto intorno si sviluppano altre catene montuose come il Monte Cafornia e la Marsica Settentrionale, e altipiani come l’altopiano delle Rocche, la valle Subequana e la media valle dell’Aterno.
Il Sirente presenta molte particolarità che lo rendono unico nel suo genere, a partire dalla folta foresta di faggi che lo cinge a valle. Le pareti dolomitiche si sviluppano lungo una dorsale di circa 20km ed è costellato di grandi canali brecciosi coperti di neve per buona parte dell’anno, e particolarmente amati dai praticanti dello sci-alpinismo.
Non mancano tantissime aree naturalistiche di grandissimo interesse per la flora e la fauna che le contraddistingue. Le più famose sono senza dubbio le Gole di Celano, formatesi in anni e anni di erosione della montagna da parte del fiume la Foce. Altri luoghi di sicuro interesse sono i prati del Sirente, con un panorama di laghetti carsici, pascoli e boschi, la foresta dell’Anatella, ottima per il trekking e la valle di Teve, di origine glaciale.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è considerato uno dei parchi più antichi d’Italia, essendo stato istituito nel lontano 1922. Il parco trova la sua sede cuore dell’Appennino, come recita il nome, a cavallo di diverse regioni come l’Abruzzo, il Lazio e il Molise.
Il parco ha una superficie molta estesa, di circa 50.000 ettari, i quali sono circondati da una fascia di protezione esterna di altri 80.000 ettari, per proteggere ancora di più la flora e la fauna che caratterizzano il parco.
L’ambiente del Parco Nazionale è composto da un’incredibile varietà: troviamo infatti montagne aspre e roccioso, fiumi e laghi che scavano vallate contornata da boschi di faggi, di aceri e di pino nero. Alla varietà della flora (circa 2.000 specie di piante superiori) fa riferimento una grandissima varietà animale: sono presenti tantissime specie di mammiferi, compresi uccelli (con 6-8 varietà di Aquile Reali), rettili, anfibi e pesci. Tra i mammiferi i più importanti sono le linci, seguite dai orsi, lupi, cervi, camosci e caprioli.
L’area protetta del Parco è divisa in diverse zone, a seconda dei tipi diversi del territorio e dei suoi usi; solo alcune attività umane sono possibili in alcune zone, tenendo in considerazione la varietà biologica e naturale del Parco.