PALOMBARO

COSA VEDERE E FARE A PALOMBARO
Palombaro è un piccolo comune della provincia di Chieti, in Abruzzo. E’ Posto su un colle che ha una direzione parallela alla parte più orientale della “montagna magica” ed in una posizione che sembra effettivamente un posto di blocco per chi vuole ad essa avvicinarsi. Palombaro controlla dall’alto i corsi dell’Avello e del fiume Verde ed i percorsi tratturali ad essi connessi, vie di transito che nell’antichità dovettero essere molto più importanti, dal punto di vista militare ed economico, di quanto non lo siano al giorno d´oggi. Questa singolare posizione gli è valsa l´epiteto di “sentinella della Majella”.
Palombaro è un caratteristico borgo da visitare, un luogo immerso nella tranquillità, ricco di storia e di forti tradizioni religiose. Si presenta agli occhi del visitatore con un grazioso centro storico molto caratteristico. Assolutamente da vedere sono la Chiesa rupestre di Sant’Agata d’Ugno e la Grotta di Sant’Angelo. La chiesa è sita nella grotta di Sant’Angelo in località Sant’Agata d’Ugno, vicino Lama dei Peligni. Anticamente era destinato al culto di San Michele Arcangelo ma ora ne resta solo l’abside in conci di pietra squadrata in stile romanico. La tradizione vuole che la chiesa è stata costruita tra il XI ed il XII secolo su un tempio dedicato a Bona, dea della fertilità. L’unica fonte storica che la riguarda è una bolla di Onorio III che cita i possedimenti dell’abbazia di San Martino in Valle tra cui le chiese di Sant’Angelo e di San Flaviano di Palombaro.
Per quanto concerne la grotta, ha pianta rettangolare con l’ingresso largo 35 metri. Oltre i ruderi della chiesa, conserva i ruderi di quattro cisterne per la raccolta di acqua piovana di cui, le prime due sono poste al lato destro dell’ingresso, la prima è di forma semicircolare, mentre la seconda è di forma rettangolare collegate fra di loro per mezzo di un foro. La terza vasca è di forma ellissoidale ed è stata realizzata ai piedi di un masso roccioso nel fondo della grotta, questa cisterna raccoglieva l’acqua di scolo della grotta. La quarta cisterna è sita all’esterno ha una forma pseudorettangolare e presenta un foro di scolo. Una tradizione vuole che le puerpere fedeli alla dea Bona si recassero nella grotta e cospargersi con l’acqua delle sorgenti all’interno della grotta le mammelle per favorire l’abbondanza di latte. In seguito la presenza di vasche di acqua, come simbolo pastorale, ha fatto sorgere il culto di San Michele Arcangelo.
Altri monumenti e luoghi di interesse da ammirare sono: la Chiesa di San Rocco è sita in piazza San Rocco, costruita nel XVII secolo; la Chiesa di Santa Maria della Serra (o dell’Assunta) ubicata a sud del paese risale al XVI secolo, su una preesistente chiesa del XIII secolo dove conserva ancora la cornice di coronamento dello scultore Felice Giuliante. Degne di nota sono anche la Chiesa di San Salvatore in corso Umberto, del 1672, costruita su una precedente chiesa e Palazzo Menna, collocato invece in Piazza del Plebiscito. È costituito dalla fusione di più palazzi nel XIX secolo.
Nei dintorni è possibile visitare la bellissima Riserva naturale Fara San Martino Palombaro, nota per la presenza dell’orso marsicano, del lupo appenninico, del capriolo, del cervo e del camoscio d’Abruzzo e la Riserva naturale Feudo Ugni.