NAVELLI

COSA VEDERE E FARE A NAVELLI
Navelli è un piccolo comune abruzzese in provincia dell’Aquila. Uno splendido borgo che appartiene alla Comunità Montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Un luogo ricco di identità e di storia, testimone del passato e del presente, inserito tra i Borghi più belli d’Italia. La parte più antica del paese è caratterizzata da una ripida e scenografica scalinata sulla quale confluisce una fitta rete di vicoli di straordinaria bellezza, arricchiti dalla presenza di palazzi, archi, piccole cappelle, loggiati rinascimentali e residue porte di accesso al borgo. Diverse sono le case-mura, erette a scopo difensivo lungo il confine esterno del nucleo abitato.
Navelli è molto caratteristico per il suo centro storico che si presenta come un tipico borgo medievale in cima ad una montagna con stradine arroccate, piccole viuzze e gradinate dalle quali si può godere di un panorama mozzafiato. All’interno del paese si possono visitare numerose bellezze artistiche come l‘Eremo di San Domenico, la torre longobarda, la suggestiva Rocca medievale. Caratteristica del luogo sono gli archi che supportano sopra di loro un’abitazione costruita in pietra e travi di legno. Lungo le vie del centro storico si notano molti stemmi in pietra sui portoni delle case, che raffigurano animali, fiori e volti. Interessante e assolutamente da visitare è la chiesa parrocchiale in stile romanico abruzzese. L’edificio conserva al suo interno un dipinto in tela del 1521 raffigurante la Madonna del Rosario e l’altare di San Domenico, prezioso monumento del XII secolo scolpito in pietra. Degno di nota è l’eremo di San Domenico. Costruito presso il lago di San Domenico nell’XI secolo, ha un aspetto settecentesco, a capanna dove si accede da un portale a grottesche del XVIII secolo, con riquadri del miracolo del santo contro il lupo, opera di Alfredo Gentile. L’interno è altalenante tra il barocco e il neogotico, con una statua lignea di San Domenico, e alla base dell’altare il paliotto di stucco del 1761. Importante è anche la chiesa storica di San Michele Arcangelo, edificata nel nell’XI secolo dai Longobardi in stile romanico; sopra il portale rettangolare c’è una lunetta col Cristo Pantocratore che legge il “Libro della Vita“.
La cittadina diede i natali al monaco domenicano Santucci, il quale, portando intorno al 1230 alcune piantine di zafferano dalla Spagna al suo paese di origine, ebbe il merito non indifferente di introdurre per la prima volta in Italia la pregiata spezia “Crocus sativus“, chiamata anche ‘oro rosso’ per la sua preziosità (basti pensare che per ottenerne 1 kg. essiccato, occorre togliere manualmente gli stimmi a circa 200.000 fiori). Oggi la Piana di Navelli è celebre in tutto il mondo per la produzione di una eccelsa qualità di zafferano che da secoli, nei mesi di ottobre e novembre, riveste l’esteso altopiano di un fantastico e profumato tappeto viola.