GORIANO SICOLI

Goriano Sicoli

Goriano Sicoli

67030 Goriano Sicoli AQ, Italia

COSA VEDERE E FARE A GORIANO SICOLI

Goriano Sicoli è un comune montano abruzzese in provincia dell’Aquila, di origine medievale, sorge su una collina che si affaccia sulla Valle Subequana. Uno splendido borgo racchiuso nel territorio della Comunità Montana del Parco Regionale Sirente-Velino. La prima attestazione del toponimo di Goriano Sicoli si ritrova nel Catalogus Boronum (sec.XII), in cui il paese è indicato come Gorianum Siccum in Balba, feudo di Rainaldo, conte di Celano. Ma le sue origini risalirebbero all’età del ferro, come attestato dalle tombe a circolo rinvenute su Monte Castelluccio. Il borgo fu centro signorile di amministrazione fondiaria, poi ampliato in un nucleo fortificato che, nei secoli, inglobò l’intero villaggio. La storia del castello di Goriano e dell’intero borgo è legata strettamente alle vicende della famiglia Celano fin oltre la metà del XV secolo.

La memoria storica vive negli edifici e nelle architetture di Goriano Sicoli. L’ingresso al borgo è delimitato da tre imponenti porte con archi gotici: Porta BagliucciPorta Baracca e Porta di Murro. Sono pochi i resti dell’antico castello ancora visibili poiché, nel 1593, l’imponente costruzione ha lasciato il posto alla Chiesa di S. Maria Nuova. Al suo interno è conservato un crocifisso ligneo policromo del ‘400 e l’edificio è chiuso da un portale rinascimentale. Anche nel centro storico è possibile ammirare numerosi edifici recanti portali risalenti al ‘600 e al ‘700. Degna di nota è anche la Chiesa di S. Francesco (ex S. Donato), famosa per la statua in pietra di S. Donato Vescovo, per le due statue lignee di Santa Chiara e S. Antonio da Padova (sec. XIV), per un affresco della deposizione (sec. XV-XVI) e per le lunette con l’affresco di Cristo Risorto (sec. XV-XVI). Il Santuario di S. Gemma, risalente al XVI secolo, sorge nella parte bassa del borgo e al suo interno è custodita una pregevole tela del Patini (1889) e le spoglie della santa patrona. Ultime, ma non per importanza, sono la Fontana Monumentale (1888), un imponente complesso architettonico con porticati d’accesso ai lavatoi e alla vasca con zampillo, e la ferrovia costruita alla fine dell’800 che, in alcuni tratti, in particolare per la presenza di ponti e gallerie in pietra fatti a mano, è stata riconosciuta monumento storico – architettonico di rilevanza nazionale.

La cucina tradizionale di Goriano Sicoli è legata a un antico passato basato sulla pastorizia e l’agricoltura. Tra le ricette più polari troviamo le “sagne“, un tipo di pasta a base di acqua e farina, da gustare con i fagioli, con il castrato o col sugo di vitello e maiale e guarnito con scaglie di tartufo, di cui sono ricchi i boschi circostanti. Tra i prodotti tipici spicca il pecorino, ancora prodotto secondo le antiche tecniche di lavorazione, da accompagnare con miele di montagna.

A Goriano Sicoli e nella valle subequana rivive un’antica tradizione, un rito femminile tramandato da molti anni e profondamente radicato nella cultura popolare. Ogni anno, l’11, il 12 e 13 maggio, una fanciulla di San Sebastiano di Bisegna si reca a Goriano Sicoli vestendo gli abiti di Santa Gemma e, accolta dalla “commare”, va ad abitare nella sua casa. Nelle notti che precedono la Festa di Santa Gemma, le donne si adoperano per preparare il pane e le ciambelle. Il tutto seguendo un preciso rituale e ricette segrete. Le altre ricorrenze che animano la vita del borgo sono quella di S. Antonio il 13 Giugno e il Ferragosto Gorianese nei primi quindici giorni di Agosto, con la Sagra dei Ceci e della Ciambella.