CORROPOLI
![corropoli corropoli](https://www.yesabruzzo.com/wp-content/uploads/2017/07/corr2-770x480.jpg)
COSA VEDERE E FARE A CORROPOLI
Corropoli è un grazioso comune in provincia di Teramo, uno splendido borgo antico che appartiene all‘Unione dei comuni della Val Vibrata .Si presenta agli occhi del visitatore con un notevole centro storico, ricca di un patrimonio culturale artistico inestimabile. Le sue origini non sono chiare, anche se secondo le fonti più accreditate, però, il suo nome viene dal latino “Collis Ruppuli“, ovvero “Colle di Ripoli“. Ripoli fu il nome dell’insediamento neolitico che sorgeva in parte sul territorio dell’attuale comune di Corropoli. Fu il medico condotto del paese, Concezio Rosa, a scoprirlo nel 1871.
Sono tanti i simboli di questa cittadina abruzzese, come la Chiesa parrocchiale di Sant’Agnese, nota anche come “Santuario della Madonna del Sabato Santo“. Edificio citato già dal 1324, con ampliamento dell’edificio nel XVI secolo, nell’allargamento delle navate e nella costruzione del campanile cinquecentesco di Antonio da Lodi. La facciata della chiesa è ottocentesca in stile palladiano, con portale neoclassico. Il campanile è una robusta torre con cuspide sul tamburo ottagonale, simile a quella del Duomo di Teramo. All’interno si trova la miracolosa statua cinquecentesca della Madonna delle Grazie.
Interessante è anche l’Abbazia di Santa Maria a Mejulano. Costruita sopra il tempio romano della dea Flora, nel XII secolo passò al potere del monastero di San Pietro a Ferentillo di Fodoardo III di Spoleto. Dai duchi di Atri la badia fu donata ai Celestini, che la possedettero fino al 1806. La chiesa si trova fuori il paese, ed ha conservato la struttura originaria in stile tardo gotico, il cui chiostro oggi è usato come scuola elementare. Infine, abbiamo la Chiesa di Sant’Antonio di Padova. Ubicata in contrada Gabbiano, risale al XV secolo e faceva parte del distrutto monastero di San Benedetto. Ha la struttura di una semplice chiesa settecentesca di campagna con porta a tutto sesto e facciata in mattoni a vista.
Tra le architetture civili invece di grande importanza vi è la già citata Ripoli. Nel territorio del comune di Corropoli, circa 10 km a sud del fiume Tronto, è stato portato alla luce un villaggio del periodo neolitico, con circa 80 capanne. Queste abitazioni hanno una pianta prevalentemente ovale con un diametro non superiore ai 5 metri, sono parzialmente scavate nel terreno e in alcuni casi sono composte di ambienti comunicanti. È stata anche rinvenuta, in quantità cospicua, una caratteristica ceramica dipinta: vasi di varia forma, boccali ad un solo manico, vasi a tulipano, piatti, ciotole emisferiche; tutti ricavati da un’argilla ben depurata, di colore giallino, e decorati con motivi geometrici eseguiti in colore bruno, quali triangoli, losanghe, fasci di linee a zig-zag ed altri.
Nel 2011 la ricerca archeologica, dopo un’interruzione di circa 40 anni dagli ultimi scavi, è tornata a indagare il famoso villaggio di Ripoli, uno tra i siti più importanti d’Italia, databile tra il 4680 e il 4150 a.C. circa, tanto da dare il nome alla Cultura di Ripoli. Le nuove indagini archeologiche, promosse dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici per l’Abruzzo, dal Comune di Corropoli e da Italico Onlus si sono articolate in una campagna di prospezioni e di indagini stratigrafiche all’interno dell’area archeologica, sita su un terrazzo fluviale posto sulla sinistra del torrente Vibrata.
Corropoli è sede di diverse manifestazioni estive, come il Palio delle botti. Si tiene ogni anno dal 1983 nell’ultima domenica di luglio. Si tratta di una gara accompagnata da una rievocazione storica rinascimentale. Le contrade del paese si organizzano in squadre, dalle quali vengono scelte due coppie di “spingitori” per far rotolare una botte di 70 kg lungo un percorso in salita. Questo evento attira ogni anno migliaia di persone. Agosto a Corropoli, invece concerne in una “Mostra-Mercato degli Hobby, dell’Artigianato e dei Piatti Tipici“. Si tiene ogni anno nella prima decade di agosto presso il centro storico. Sono presenti stand eno-gastronomici per gustare i piatti tipici della zona, ma anche esposizioni di oggetti di collezionismo e svariati tipi di bancarelle. Dal 2005 si è arricchito di “Borg Vivo”, un’esposizione di ceramiche, mostre di pittura, lavorazione di oggettistica, che cerca di valorizzare il centro storico.