COLLEDIMEZZO
COSA VEDERE E FARE A COLLEDIMEZZO
Colledimezzo è un grazioso comune in provincia di Chieti, un piccolo borgo che appartiene alla Comunità montana Valsangro. Posto su uno sperone roccioso, questo pittoresco paesino conserva uno dei più importanti dipinti dell’intero Abruzzo: Madonna col Bambino, S. Francesco d’Assisi e il donatore, opera di Tanzio da Varrallo. Il suo nome deriva dalla disposizione del colle Castellano, luogo in cui nacque il centro abitato, situato tra Monte Butino e Monte Rinello. Le origini del paese sembrano risalire all’incirca al decimo secolo, anche se sono stati rinvenuti alcune testimonianze di epoca romana in località Fiumali. Al tempo dei Normanni, tra il 1160 e il 1165, il paese era un feudo di Rainaldo di Aniba e pare che il suo nome fosse Colle de Menso. Durante il periodo angioino aragonese, tra il tredicesimo e il quindicesimo secolo, il paese si trovò sottoposto a molteplici passaggi feudali fino al 1462, quando fu accorpato ad altri 12 feudi della contea di Monteodorisio come possedimento della famiglia D’Avalos.
Luogo ricco di bellezze, di arte e di storia, Colledimezzo è una meta perfetta per chi è alla ricerca di un soggiorno all’insegna della cultura e del relax. Si presenta agli occhi del visitatore con un caratteristico centro storico, con stradine acciottolate, case in pietra, e diverse chiese antiche che le conferiscono un fascino fortemente tradizionale. Simbolo del paese è la Chiesa di san Giovanni e Apostolo, ampliata a varie riprese nel corso degli anni, ha una navata unica, con affreschi e dipinti del pittore settecentesco Donato Teodoro, originario di Chieti. Interessante è anche la chiesa di San Rocco, situata in Piazza Vizioli, ha un’interno a 3 navate e pareti affrescate da artisti locali, viene aperta al pubblico solamente durante le funzioni religiose che si svolgono in estate. Degna di nota è anche la Chiesa di Sant’Antonio, chiesa parrocchiale che si trova presso il cimitero, restaurata a seguito dei danni riportati durante la Seconda guerra mondiale, presenta una facciata in stile tardo neo romanico. Non può mancare all’appello il castello, oggi sede del centro culturale, anche se non si comprendono gli impianti originari dopo il recente restauro, l’edificio si trova in buono stato di conservazione.
Ciò che attira maggiormente il turista in questa località è però la presenza del lago di Sangro nel quale si possono praticare tra i più svariati sport acquatici che vanno dal windsurf, alla canoa, fino ad arrivare al pedalò e allo sci nautico. Perfetta anche per gli appassionati di pesca di trote, anguille.