CAPESTRANO

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Capestrano

67022 Capestrano AQ, Italia

COSA VEDERE E FARE A CAPESTRANO

Capestrano è un piccolo comune nella provincia dell’Aquila. Uno splendido borgo circondato dai monti appennini abruzzesi, situato al margine sud-occidentale di un vasto piano di origine carsica compreso tra l‘altopiano di Navelli e le estreme propaggini sud-orientali del gruppo del Gran Sasso d’Italia: fa anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Ricca di monumenti e chiese di alto valore artistico e culturale, rappresenta la meta ideale per coloro che sono appassionati di arte, cultura e natura allo stesso tempo. Le prime notizie sulle sue origini risalgono al medioevo. Il toponimo è di origine altomedievale, derivante probabilmente da un primordiale insediamento detto Caput Tritanum, in riferimento allo spostamento in sito elevato (Caput) del precedente insediamento di epoca romana chiamato Trite o Trita, quando l’intera vallata del fiume Tirino (lat. Tritanum) venne invasa dai Saraceni tra IX e X secolo

Visitare il borgo è come ripercorrere un viaggio nel passato: il luogo che ora appare silenzioso e fermo è la testimonianza più autentica di un tempo passato ricco e popoloso che con i ricavi del commercio della lana costruì e abbellì i palazzi di una città autorevole e indipendente. La località presenta una molteplicità di attrazioni, sia dal punto di vista culturale e storico, sia dal punto di vista paesaggistico. Il nucleo centrale del borgo è abbracciato da una cinta muraria, il cui accesso è consentito da cinque porte: Porta Parete, Porta del Sacco, Porta del Lago, Porta la Palma e Porta Castello detta anche Porta la Macchia. Attraversando Porta Parete si entra nel vecchio recinto fortificato dal quale si scorge, in basso sulla destra, Porta del Sacco. Risalendo il vicolo più suggestivo del borgo, si giunge alla Chiesa di Santa Maria del Rosario in cui vi è sepolto Antonio Piccolomini. La leggenda narra che in questa chiesa fu battezzato San Giovanni. Scendendo sulla destra attraverso la Porta del Lago si trova la casa natale di San Giovanni recentemente ristrutturata. Al centro del paese troviamo il famoso Castello Piccolomini, costruito sui resti di una fortificazione medievale della quale rimane la torre quadrata interna, posta in posizione irregolare rispetto al resto del castello. La fortezza è a forma di L con il lato maggiore rivolto verso la piazza; questo lato fu il maggiormente difeso dai costruttori in quanto privo di naturali condizioni di sicurezza, e fu rafforzato da due bastioni circolari posti ai lati e da un fossato che correva lungo le mura. Il cortile interno ospita al centro un pozzo quattrocentesco in marmo, fiancheggiato da due colonne con capitelli. Delle scalinate in pietra consentono l’accesso dal cortile ai piani superiori. Nei dintorni molto interessanti da visitare sono il convento francescano di San Giovanni, l’area archeologica ed infine la chiesa di S. Pietro ad Oratorium. 

La gastronomia di Capestrano segue la tradizione abruzzese, basata sulla pastorizia e sull’agricoltura, che vede il prevalente impiego di ingredienti “poveri”. Le ricette tradizionali sono cucinate con i prodotti tipici che offre la terra, come i Le ricette tradizionali sono cucinate con i prodotti tipici che offre la terra, come i fagioli, gli spinaci selvatici, il farrole cicerchie, il miele, le carni ovine, per arrivare ai prodotti più pregiati, come zafferano, tartufi e funghi. Anche i formaggi fanno parte della cucina tipica del borgo e nello specifico il Pecorino.  Per quanto concerne gli eventi, storico è ormai l’appuntamento con la “Sagra della Trota“, alimento principe della gastronomia locale. Celebrata nei giorni 11 e 12 agosto, quella della sagra della trota è una storia che ci racconta del meraviglioso fiume Tirino e della sua gente e che oggi ci restituisce il fascino primordiale di una tradizione alimentare povera diventata l’eccellenza più autentica della gastronomia locale. La location è la zona attrezzata antistante il suggestivo convento di San Giovanni da Capestrano, custode discreto e rassicurante di questa felice tradizione.