ATRI
COSA VEDERE E FARE AD ATRI
Atri è un comune della provincia di Teramo, in Abruzzo. È situato nel comprensorio delle Terre del Cerrano, la cosiddetta “Costa Giardino“, ma è assai più vicino e meglio collegato con Pescara e la sua area metropolitana.
Capitale del Ducato, Atri rappresenta uno dei centri storicamente ed artisticamente più significativi dell’Italia centro-meridionale. È uno dei comuni più belli d’Abruzzo e dell’Italia, e probabilmente d’Europa.
Il centro storico di Atri è ricco di monumenti, palazzi signorili, musei, caratteristici vicoli e piazze. Ogni palazzo, anche il più piccolo, ha una sua storia. La ricchezza e l’importanza dei monumenti dominano in un centro storico ben conservato, ordinato e ricco di piante e fiori (molte volte premiato da Italia Nostra, che ha una sua sede in città). Tutti questi fattori sono stati determinanti per proclamarla a tutti gli effetti città d’arte.
Il suo affascinante centro storico è un dedalo di viuzze che hanno conservato l’antico aspetto medievale, in alcuni punti ricalcato sul modello della città romana. Il Corso Elio Adriano, per esempio, collega i due più importanti punti della città, Piazza del Duomo e Piazza Duchi Acquaviva (detta Piazza del Comune, già Piazza Guglielmo Marconi), che nell’epoca romana erano precisamente le Terme ed il Foro. Caratteristico soprattutto il rione di Capo d’Atri, quello di Santa Maria e quello di San Giovanni (nei pressi di Porta San Domenico), con delle minuscole vie che a volte permettono il passaggio di una sola persona per volta.
L’architettura esterna dei monumenti è rimasta in prevalenza medievale, mentre l’interno nel barocco ha subìto molti ritocchi, come è successo alle chiese di San Domenico e Santa Chiara. Molti sono anche i musei (ben 6), con l’aggiunta del Museo Scenografico che dovrebbe essere aperto in futuro, che contribuiscono alla città, il maggior numero di musei nella regione. La ricchezza del patrimonio storico-artistico ed in generale culturale, testimoniano la grande importanza e la grande storia che Atri ha avuto nel passato.
La città ospita una delle chiese più belle della regione, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita tra il XIII e il XIV sec. sopra delle terme romane. Merita una visita anche la cripta, detta la “Conserva d’acqua“, ricavata dall’originale impianto termale. Da non perdere, nel centro, il Palazzo Comunale, sede nel passato dei Duchi di Acquaviva.
Atri è famosa anche per i “calanchi”, un particolare effetto erosivo che caratterizza le sue colline. Nota nel mondo anche per la produzione di vetri (per chiese e non) e per la sua liquirizia. La produzione di liquirizia risale a tempi antichi, forse già al tempo dei Romani, per poi proseguire con i Domenicani. Dopo un periodo di stallo, nel 1836 il Cav. De Rosa ridiede il riavvio alla produzione, stabilendo la sede della fabbrica nel convento dei Domenicani (dove si trova tuttora) per ridare il primato alla città, che crebbe sempre più. Negli anni cinquanta il Cav. Menozzi aprì una propria fabbrica che poi si fuse con la De Rosa, dando origine alla famosa liquirizia “Menozzi- De Rosa”.