ATELETA

ateleta

Ateleta

67030 Ateleta AQ, Italia

COSA VEDERE E FARE AD ATELETA

Ateleta è un piccolo comune nella provincia dell’Aquila, in Abruzzo. Il borgo posto su territori della sponda sinistra del fiume Sangro, appartiene alla Comunità Montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia. Le sue origini sono antiche anche se oggi non rimane nulla dell’antico insediamento. I primi agglomerati risalgono a un periodo non lontano dall’anno Mille e sono localizzati nelle zone di RoccapizziCarceri e Asinella, siti poi distrutti dal terremoto del 1456. L’etimologia del suo nome deriva dal greco “senza imposte” e “franca e immune”.

Si presenta agli occhi del visitatore come un piccolo borgo, con un centro storico grazioso e caratteristico, perfetto per chi vuole trascorrere un weekend in completo relax. Per chi ama fare passeggiate, tra le strade del paese può visitare la Chiesa parrocchiale di San Gioacchino dell’Ottocento, costruita dagli architetti Pennisi e Savelli. Fu rielaborata dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Ha caratteristiche classicheggianti come ad esempio la facciata simile ad un tempietto greco, con molti mosaici presso l’ingresso. Il campanile è una torre. Interessante è anche il Museo della Civiltà contadina, sito all’interno del comune è raccoglie strumenti della campagna. Senza dimenticare la Rocca di Carceri, antica fortificazione, situata nella località omonima, distrutta dal terremoto del Molise del 1456. Dell’antica costruzione, di cui rimaneva ancora qualche parte del castello, usato come bagno penale, oggi rimane poco, tranne il perimetro di base fuso con la roccia dello sperone montuos

Il piatto forte di questa zona è certamente l’agnello, cucinato in vari modi ma specialmente alla brace, sopra i tizzoni ardenti di legna di cerro; agosto è festeggiato con la sagra dell’agnello. Menzione d’onore anche per le pizzelle, dolce tipico fatto di un impasto di uova, farina, zucchero ed un po’ di liquore, il tutto spalmato sopra un ferro caratteristico che reca intarsi a forma di rombi ed al centro le iniziali delle famiglie, e messo a scaldare sopra il fuoco del caminetto. Particolarmente gustose sono le pizze fritte: farina, uvetta scorza di limone o arancio ed a tipo frittella l’impasto va cotto in olio bollente. Come primo piatto abbiamo invece la zuppa, fatta di frittelle tagliate a dadini dove compaiono: uova, sale, farina e facoltativo il prezzemolo, immerso in un brodo di gallina. Caratteristica è anche la pasta alla chitarra, dove la pittra, la sfoglia di pasta, viene rullata con yu-laanar, il mattarello, sopra l’attrezzo chiamato chitarra; il tutto viene condito col sugo d’agnello, particolarmente la parte della pancetta. Infine abbiamo le brasciole, dove si amalgamano cacio grattato grossolanamente, uova e prezzemolo, impastato a mo’ di polpetta che va fritta e poi messa dentro un sugo di pomodoro.